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lunedì 24 ottobre 2011

Sentieri preziosi

Qualche giorno fa ho ricevuto una mail da una ragazza che non avevo mai sentito la quale mi faceva i complimenti per il mio blog (grazie troppo buona) e mi chiedeva al contempo se ero disposta a fare una recensione sui gioielli da lei creati. Ho spulciato un pò il suo sito www.sentieripreziosi.it e ho visto che crea delle vere opere d'arte ,ho fatto una chiacchierata con lei e così mi sono decisa a scrivere di lei e del suo lavoro quindi ecco la mia intervista e le foto di alcuni dei suoi bellissimi gioielli,vi assicuro che vale la pena di visitare il suo sito.


Come nasce Sentieri Preziosi?
Sentieri  Preziosi (marchio registrato) nasce nel 2008 dall’estro creativo che ha, da sempre, caratterizzato la mia vita. Sono stata una bambina fantasiosa (mi raccontano), un’adolescente fuori dalla righe e, infine, una giovane contro-tendenza. Non ho mai sopportato troppo le omologazioni e gli oggetti di massa. Da bambina, quando tutte le altre volevano lo zainetto di barbie, io mi innamoravo delle cartelle di cuoio colorato, con somma sorpresa dei miei genitori, costretti ad accontentarmi per non subire le mie “cantilene”.

Sei partita da zero, nella creazione del tuo Brand?
Sono nipote d’arte, poiché i miei nonni avevano un gioielleria ed erano esperti  gemmologi. Inutile dire che questo ha esercitato una notevole influenza su di me, ma l’ho scoperto solo dopo. Fino ai 25 anni, ripudiavo ogni forma di monile che non fosse rigorosamente in plastica o in  ferroleghe, considerando l’oreficeria qualcosa da “anziane signore”. Poi, improvvisamente, dopo un viaggio nell’irresistibile Suq di Istambul, nel 2007, la mia visione è stata totalmente rivoluzionata. Ho potuto ammirare gioielli (principalmente miniature) in pietre preziose e metalli nobili, così delicate e curate nei minimi dettagli, da essere veri capolavori d’arte ed è scoccata la scintilla che sempre accompagna l’estro di un artista. Lì è nata, già nella mia testa, Sentieri Preziosi,  un marchio di gioielli originali, nuovi, diversi, realizzati mixando oggetti  introvabili (spesso antichi o addirittura organici) e pietre naturali. Lì è nato anche lo slogan che  sintetizza il mio Brand: “Rinunciare alla diversità è sempre un errore”.

A che cosa ti ispiri nella creazione di ogni pezzo?
E’ difficile rispondere a questa domanda volendo rimanere sinceri. Intendo dire che non esiste nulla di totalmente originale, poiché ciascuno si ispira a qualcuno, ma nel mio caso è il mix di colori, idee e forme che si compie nella mia testa ad originare le collezioni. Fuori dai trend di stagione, fuori dalle logiche di mercato, fuori da qualunque dictat della moda. Così, partendo da un trafiletto rubato ad un giornale, dai colori delle foglie dell’autunno, da un grazioso abbinamento di accessori che vedo passeggiando per strada o semplicemente da un oggetto trovato in un mercatino dell’usato, la mia testolina compie il lavoro e nascono i collarini in pizzo (rubato a vecchissime sottane), gli  orologi a cipolla (presi nei mercatini dell’usato) e  rivisitati come pendenti, gli orecchini realizzati con ditali per cucito in ceramica di Limoges e i pendenti con nappine di seta recuperate dalle tende, che saranno presentati a breve, nella collezione Autunno-Inverno 2012.

C’è un carattere dominante che ti senti di attribuire ai tuoi gioielli?
La dinamicità. Il mio è stato definito uno stile “dinamico- vintage” (definizione che mi piace tantissimo), poiché – grazie al sapiente uso di ganci apro- chiudo, di chichè, di catene allungabili –  quasi ogni gioiello è modificabile a piacimento, in almeno due o tre mise. Ciò è funzionale ad una donna che viaggia spesso per lavoro (come me) o per piacere e che non vuole portarsi dietro 10 pezzi, ma due, trasformabili in 5 mise diverse per le diverse occasioni.

In un mondo in cui tutti copiano tutto – pur essendo una Designer nata da poco - non temi le imitazioni?
Questa domanda mi fa sorridere perché nasconde una grande verità. Questo è un mondo dove si preferisce imitare piuttosto che creare, poiché il processo creativo è molto più dispendioso, in termini di energia, e richiede un’assunzione di rischio: che la propria idea venga bocciata dal pubblico. Quindi, la risposta è si, temo le imitazioni, mi fa inorridire il pensiero che qualcuno possa appropriarsi dell’opera creativa di qualcun altro, qualunque ne sia l’oggetto o il contenuto. Mi consola solo il pensiero che l’imitazione è un po’ il banco di prova di un’iniziativa di successo e, quindi, se sarò imitata o se lo sono stata, ciò ha decretato il fatto di aver colpito nel segno.

Immagino che il lavoro di creazione dei gioielli debba essere coadiuvato dal lavoro di comunicazione che sappia pubblicizzarli in modo adeguato. Fai tutto da sola?
Assolutamente no. Mi aiuta, in primis, la mia mamma che è la vera esperta di pietre e di gemme, i suoi consigli e suggerimenti sono impagabili, poi i miei amici orafi napoletani che realizzano con infinita pazienza e devozione ogni mia stravagante creazione, lavorando con argento, oro, platino e nuove leghe sperimentali ( stiamo sperimentando anche il titanio); sono loro, in fondo, i veri artisti. Per la presentazione delle creazioni sono assistita da uno staff fantastico: mia sorella Eliana per la parte di web marketing; mia cugina Stefania come fashion-manager per l’organizzazione di sfilate, eventi, etc, la mia bella testimonial MariaTeresa che troneggia sulla prima pagina del mio sito e poi tante altre persone che amano il mio progetto e vengono coinvolte per le diverse occasioni.

Se pensi a Sentieri  Preziosi tra cinque anni?
Fare qualcosa di bello e di apprezzabile implica studio e sacrificio. Io vengo dalla gavetta  e credo nella gavetta. Perciò compro manuali di gioielleria antica e moderna, visito mostre in Italia e  all’estero, facendo i salti mortali per presenziare a quanti più eventi possibile. Senza questo studio dei materiali, della pietre, degli accostamenti, delle tecniche – mio e degli orafi della Sentieri Preziosi – non sarebbe possibile crescere, evolversi, proporre cose nuove senza compiere mistificazioni, senza voler prendere in giro il cliente che è il giudice più severo e più attendibile. Tra cinque anni conto di avere sperimentato nuove possibilità creative, nuove rivisitazioni di oggetti vintage e, perché no, di aver creato un mio gioiello Cult che sia fruibile da tanti, che diventi un simbolo, il simbolo della Sentieri Preziosi e che sintetizzi un po’ di me, della mia ironia, della mia personale idea della vita.





 ecco fatto serena spero che rimarrai soddisfatta e spero di aver lasciato soddisfatte anche voi,del resto quale donna non ama i gioielli?

9 commenti:

theromanticrose ha detto...

Complimenti per la giornalista che è in te e per la tua disponibilità!Queste creazioni sono molto belle!Baci e buona settimana,Rosetta

Ilenia ha detto...

Quante doti!!!!Anche io non amo cambiare i gioielli, ma non posso dire di non amarli!!! bacioniii!!

Unknown ha detto...

I miei occhi si sono innamorati.....
complimenti perchè sono bellissimi!!
Baciotti
Sabry!!

Unknown ha detto...

TESORAAAAAAAA

Che dolce che sei!!!

Un bellissimo dono hai fatto a questa amica di web!

Baci...smuack...NI

Cinzia ha detto...

Ma che spettacolo di post!
Bravissima, complimenti!
Cinzia

Cinzia Corbetta ha detto...

I complimenti per il tuo blog sono meritati, e il fatto che questa creativa straordinaria ti abbia scelta non lascia dubbi.
Brave!!

lory ha detto...

ma che bel post...complimenti a te e alla creatrice di gioielli ....proprio originali....un abbraccio lory

Monica ha detto...

Corro a vedere meglio il suo blog, hai stuzzicato davvero la mia curiosità!

Donata Curtotti ha detto...

che bella intervista!
grazie di avermi fatto conoscere questa artista!
corro a curiosare nel suo sito...
un abbraccio!